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Il legame tra presenza di infiammazione parodontale e rischio di parto pretermine è stato individuato da poco più di un decennio, ma non era stato ancora dimostrato che i patogeni parodontali potessero essere letali per il feto. Del primo caso di morte prenatale causato da Fusobacterium nucleatum, confermato dalle analisi microbiologiche, ne ha parlato la rivista scientifica Obstetrics&Gynecology.

Il Fusobacterium nucleatum spiega Yiping Han, professore associato al dipartimento di Parodontologia della School of Dental Medicine della Case Western Reserve University di Cleveland, negli Stati Uniti, è un microrganismo che può vivere nel cavo orale sano ma che, quando trova le condizioni adatte, può proliferare e dare luogo a un processo infiammatorio.

Nel caso analizzato, una donna di trentacinque anni alla trentanovesima settimana di gestazione che aveva sofferto per una forma di infiammazione e sanguinamento eccessivo delle gengive dovuti alla gravidanza, il processo infiammatorio era limitato al cavo orale, ma è bastato un abbassamento delle sue difese immunitarie per consentire ai batteri di raggiungere il feto: è questo il motivo per cui le infiammazioni parodontali in gravidanza vanno curate anche se sembrano essere innocue.

La donna si era recata al pronto soccorso di un ospedale di Santa Monica.

Da tre giorni soffriva di un’infezione delle alte vie respiratorie con febbre a 37,8°C e da qualche ora non sentiva più movimenti da parte del nascituro. Nel giro di breve tempo è stato indotto il parto del feto ormai senza vita: nei polmoni e nello stomaco è stato rinvenuto Fusobacterium nucleatum.

L’analisi genetica dei microrganismi ha provato che i patogeni rinvenuti erano compatibili solo con Fusobacterium nucleatum presente nella flora sottogengivale della donna e non, per esempio, con gli esemplari presenti nel canale del parto.

Questo significa che i patogeni dal cavo orale sono penetrati nel flusso sanguigno attraverso i tessuti gengivali infiammati; quando poi il sistema immunitario della madre è stato indebolito da una comune infezione delle vie respiratorie superiori, i batteri hanno trovato il varco per oltrepassare la placenta, raggiungere il feto e proliferare fino a causare la grave infezione.

L’analisi di questo caso ci porta a ribadire l’importanza delle cure odontoiatriche in gravidanza, condizione nella quale l’infiammazione parodontale è un disturbo comune, e a consigliare una profilassi antibiotica in presenza di infezioni multiple al fine di prevenire una batteriemia prolungata e il potenziale trasferimento dei patogeni dal cavo orale fino all’utero.

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Le associazioni dei cardiologi e parodontologi (specialisti di problemi gengivali) americani hanno valutato un documento per informare i colleghi su eventuali problematiche correlate tra apparato circolatorio e ambito orale.

In un editoriale comune l’American Journal of Cardiology (Rivista Americana di Cardiologia) e il Journal of Perodontology (Rivista di Parodontologia) hanno cercato di fornire una migliore comprensione del legame tra parodontite (problemi gengivali) e cardiopatie da arteriosclerosi.

Negli ultimi anni il sistema immunitario, una volta ritenuto soltanto una semplice difesa contro l’infezione e un promotore della guarigione, viene riconosciuto come un importante attore in molte malattie croniche, tra cui l’ipertensione, il diabete mellito, l’artrite, la malattia intestinale infiammatoria, la psoriasi e le due malattie presentate nel presente documento: malattia cardiovascolare aterosclerotica e parodontite.

La parodontite, essendo una infiammazione cronica, aumenta i livelli di infiammazione all’interno dell’organismo. Tali prodotti dell’infiammazione possono essere un fattore integrante della malattia cardiovascolare. Infatti l’infiammazione può operare in “tutte le fasi di questa malattia dall’inizio alla progressione e, in ultima analisi, alle complicanze trombotiche dell’aterosclerosi”.

Una analisi delle varie ricerche ha concluso che i problemi gengivali sono un fattore di rischio per pazienti con problematiche cardiovascolari. Infatti chi presenta una parodontite evidenzia anche una maggiore frequenza di problemi come infarti e ictus.

Curando le gengive i mediatori dell’infiammazione diminuiscono e anche i rischi di ulteriori problematiche cardiache si riducono.
Per questo ai pazienti con problematiche cardiache viene consigliato di farsi seguire anche da un dentista per prevenire eventuali infezioni gengivali che potrebbero aggravare, tramite l’aumento dell’infiammazione cronica, i problemi cardiovascolari.

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Verdenti “Programma Gravidanza” uno splendido periodo della vita

(dr.Giovanni Piras)

5 utili consigli per affrontarlo al meglio, anche per la tua bocca. I cambiamenti fisiologici sopratutto di tipo ormonale che avvengono in gravidanza, si associano spesso ad alterazioni dello stato di salute delle gengive con gonfiore ed aumento del sanguinamento gengivale.
Studi confermati di recente anche dal Ministero della Salute dimostrano che questa condizione può influenzare negativamente anche la salute del nascituro, comportando un aumento statistico di parti prematuri e di nascite di bambini sotto peso.
Inoltre l’iperemesi gravidica e il reflusso esofageo (nausea e vomito) sono in grado di accentuare i processi di demineralizzazione del tessuto più nobile dei nostri denti causando l’aumento di erosioni sullo smalto.
Il gruppo di Verdenti ha codificato richiami più frequenti di sedute di igiene orale nel “Programma Gravidanza” al fine di ridurre la gengivite associata a gonfiore e a sanguinamento ma soprattutto mettere in atto una nuova strategia comportamentale che possa migliorare il benessere della salute orale nei nove mesi di gestazione.

  1. Spazzolare i denti dopo i tre pasti principali con dentifricio al fluoro e con le metodiche e i dispositivi corretti (spazzolino manuali, elettrico, filo interdentale)
  2. Ridurre l’assunzione di alimenti e bevande zuccherate (preferire acqua e latte magro)
  3. Preferire la frutta fresca ai succhi
  4. Programmare con il dentista il calendario di igiene orale (tre sedute nei nove mesi di gravidanza da proseguire anche dopo il parto)
  5. Per qualsiasi problema consulta con fiducia il tuo dentista perché non c’è nessuna controindicazione ai trattamenti durante la gravidanza e perché proprio in questa particolare condizione saprà scegliere prodotti e comportamenti con una sensibilità maggiore verso il biologico e il naturale
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Le apnee notturne “determinano una grave sonnolenza diurna”, che aumenta il rischio di incorrere in incidenti stradali.

Guida ai nuovi provvedimenti che si prefiggono come scopo principale quello di garantire una maggiore sicurezza sulle strade, diminuendo le situazioni di rischio causate dall’eccessiva sonnolenza alla guida, tipica di chi soffre di OSAS.

Secondo la legge, chi soffre di apnee notturne di grado moderato o grave potrà ottenere o rinnovare la patente solo se sussistono precise condizioni, in quanto le apnee notturne “determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna”, che aumenta il rischio di incorrere in incidenti stradali.

Il decreto del 3 febbraio 2016 del ministero della salute stabilisce che, in occasione del rilascio o del rinnovo della patente, sono da considerarsi “soggetti con sospetta OSAS” coloro che presentano almeno una delle seguenti condizioni:
1. Soggetti che presentano un russamento rumoroso e abituale, persistente e “intermittente” per la presenza di“pause” respiratorie (apnee), unitamente a sonnolenza diurna.
2. Soggetti che, oltre al russamento, presentano una delle seguenti condizioni: obesità; micrognatia e/o retrognatia (posizionamento anomalo/arretrato delle mascelle) collo grosso (ad esempio collo taurino, collo corto e tozzo, collo con accumuli di grasso
3. Soggetti che, oltre al russamento, presentano almeno una delle seguenti patologie: ipertensione arteriosa farmaco-resistente; aritmie;
diabete mellito tipo 2; cardiopatia ischemica cronica; eventi ischemici cerebrali; broncopneumopatie.

Le persone individuate dal medico come “soggetti con sospetta OSAS” dovranno sottoporsi a un ulteriore accertamento:
il medico incaricato di valutare l’idoneità alla guida somministrerà al soggetto un questionario di autovalutazione sulla sonnolenza diurna, i cui risultati stabiliranno i profili di rischio per la circolazione stradale.
• Basso rischio: russatori abituali con sonnolenza assente o di lieve entità. A queste persone il medico monocratico potrà rilasciare la certificazione di idoneità alla guida;
• Medio rischio: soggetti con sonnolenza lieve che presentano una delle condizioni elencate ai precedenti punti 2 o 3. In questo caso il medico monocratico, potendo dubitare della sussistenza di condizioni di sicurezza alla guida, potrà demandare la valutazione dell’idoneità alla guida alla Commissione medico locale (CML);
•Elevato rischio: soggetti per i quali emerga una condizione di eccessiva sonnolenza diurna. In questo caso il giudizio sull’idoneità alla guida deve essere rimesso alla CML. Rientrano nel profilo di basso rischio anche tutti coloro che sono affetti da OSAS e che “possono documentare l’assenza di sonnolenza diurna con dichiarazione di uno specialista esperto in disturbi del sonno, appartenente a struttura pubblica, attestante l’efficacia della terapia prescritta e l’aderenza al trattamento”. In tutti i casi in cui si debba richiedere la valutazione della Commissione medica locale il candidato sarà sottoposto a un test specifico sui tempi di reazione, per valutare l’eventuale riduzione del livello di vigilanza dovuto alla sonnolenza diurna.

Questo particolare test di vigilanza servirà alla CML per far rientrare il candidato in uno di tre profili di rischio per la circolazione stradale:
• Basso rischio: per questi soggetti non sussistono particolari necessità di prescrizioni e limitazioni di validità per la guida;
• Medio-basso rischio: per questi soggetti sono necessari controlli ravvicinati nel tempo per garantire un’adeguata vigilanza, con limitazione della validità della patente a tre anni per patenti di gruppo 1 e di un anno per le patenti di gruppo 2 (patenti professionali);
• Elevato rischio: per tali soggetti sussiste la necessità di integrare il giudizio con una valutazione specialistica.
• La patente potrà essere rilasciata anche alle persone affette da OSAS moderata o grave, a condizione che dimostrino un adeguato controllo dei sintomi con relativo miglioramento della sonnolenza diurna. In caso contrario la patente non potrà essere rilasciata né rinnovata.

Lo studio del dr.Tiziano Caprara ti aiuterà a valutare se i tuoi problemi sono da considerare sintomi di apnea da sonno e ti potrà suggerire un approfondimento diagnostico e le eventuali terapie.

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Ottobre è il mese della prevenzione Verdenti.
Il nostro Studio di eco-odontoiatra aderisce al progetto Verdenti, il primo gruppo di odontoiatri in Italia che condivide gli stessi valori riguardo al rapporto con il paziente, al rispetto dell’ambiente e all’attenzione alla prevenzione.
La salvaguardia dello stato di salute della bocca rappresenta uno dei punti cardine del nostro progetto, quindi abbiamo istituito ad ottobre il mese della prevenzione Verdenti
durante il quale potrai invitare i tuoi familiari che ancora non conoscono la nostra filosofia di prevenzione a prenotare una Visita gratuita per la prevenzione di carie e problemi gengivali
Nel corso della visita, oltre alla situazione orale, verranno valutati i fattori di rischio che possono aver bisogno di un successivo Programma di Prevenzione specifico. La visita comprende:
• Prevenzione del rischio di lesioni gengivali e cariose;
• Valutazione dell’influenza della situazione orale in caso di problematiche cardiache
• Controllo e riduzione del russamento e delle apnee notturne; • Valutazione dell’influenza di eventuali problematiche orali durante la gravidanza
• Prevenzione dei tumori della bocca.
Durante la visita forniremo indicazioni personalizzate e verrà consegnato il report dal titolo
“Come migliorare la salute e la qualità della nostra vita attraverso denti e gengive”.
La visita di Prevenzione Verdenti rappresenta una scelta a favore della propria salute e dell’ambiente, consigliala a chi vuoi bene.

*ad esclusione dell’esame radiografico

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La malattia parodontale e le malattie cardiovascolari.

La malattia parodontale è sostanzialmente un’infezione batterica, batteri che possono entrare nel sangue ed agire come fattori aggravanti di alcune malattie cardiache, come le malattie coronariche o le endocarditi infettive.

Periodiche visite di controllo e sedute di igiene dentale, permettono di contrastare la gengivite e la malattia parodontale.

Quando la malattia si è manifestata occorre però ricorrere alla Terapia specialistica parodontale per l’eliminazione delle tasche, del sanguinamento gengivale e il ripristino di gengive sane.
– La gengivite si manifesta con arrossamento, gonfiore e sanguinamento gengivale.
– La malattia parodontale oltre al sanguinamento gengivale, che può anche non essere evidente, porta alla retrazione gengivale e ossea con la conseguente perdita di tessuto di sostegno del dente.
La formazione di tasche gengivali, nicchie di accumulo batterico, porta alla cronicizzazione ed evoluzione della malattia, fino a causare la perdita del dente.
Dolori o fastidi insorgono solo quando la patologia è molto grave o in presenza di ascessi parodontali, è quindi fondamentale prestare attenzione a:
– presenza di placca batterica e tartaro
– sanguinamento gengivale
– gonfiore o retrazione delle gengive
– alitosi.

Possiamo modificare il nostro stile di vita per ridurre il rischio di malattia gengivale e patologie ad essa correlate come quelle cardiovascolari:
1. Non fumare
2. Lavare bene denti e gengive. Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale
3. Pulire gli spazi interdentali è fondamentale. Quando lo spazio lo consente utilizzare gli scovolini al posto del filo.
4. Lavare denti e gengive almeno due volte al giorno per 4 minuti
5. Dentifrici e collutori specifici sono utili in aggiunta alla pulizia dei denti e delle gengive, ma da utilizzare sotto prescrizione del dentista.
6. Introdurre adeguate quantità di vitamina C e antiossidanti attraverso una dieta ricca di frutta e verdura
7. Sottoporsi almeno due volte all’anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista
8. Durante la visita di controllo chiedere di eseguire sempre il test per controllare la salute delle gengive
9. Se le gengive sanguinano, sono arrossate o l’alito è cattivo, andare subito dal dentista per una valutazione adeguata
10. Non trascurare le infiammazioni gengivali anche superficiali per evitare che si trasformino in parodontite. In caso di parodontite farsi curare secondo le linee guida.

Lo studio offre una tariffa agevolata per l’igiene orale eseguita 15 gg prima della donazione
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Sotto l'azione della luce solare, la pelle sintetizza la vitamina D.  La vitamina D rende possibile l'assorbimento di calcio nell'intestino, aiutando l'organismo a crescere con ossa forti e sane nei bambini e contrastando l'osteoporosi negli adulti e negli anziani.


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